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La denominazione “De Hominis Dignitate”, scelta per la nostra Loggia, è ispirata all’opera “Oratio de hominis dignitate” di Giovanni Pico dei Conti della Mirandola e della Concordia (Mirandola, 24.02.1463 – Firenze, 17.11.1494), comunemente noto come Pico della Mirandola, umanista e filosofo il cui pensiero si riallaccia al neoplatonismo di Marsilio Ficino. Vogliamo qui ripostare alcuni significativi passi della “Oratio de hominis dignitate”:
“[...] Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto. Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine. [...] Nell'uomo nascente il Padre ripose semi d'ogni specie e germi d'ogni vita. E a seconda di come ciascuno li avrà coltivati, quelli cresceranno e daranno in lui i loro frutti. [...] se sensibili, sarà bruto, se razionali, diventerà anima celesta, se intellettuali, sarà angelo, e si raccoglierà nel centro della sua unità, fatto uno spirito solo con Dio [...]”.
La Squadra e il Compasso (Simboli della Tradizione Liberomuratoria) sono di colore azzurro, e includono una triremi romana.
Il motto “Et Ventis Adversis” significa “Anche con i venti contrari” e fu coniato da Gabriele D’Annunzio per la Marina Italiana.
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